A cura del Prof. Mario Biagi

Da Guarcino in auto si raggiunge il Piazzale di Campo Catino (Vado di Campo Catino m 1802 s.l.m.). Si attraversa la conca dirigendosi verso Vado Piano m 1798 s.l.m, intaglio che si apre sull’orlo orientale di Campo Catino, alla testata della Valle della Brecciara. Durante le maggiori espansioni glaciali la depressione di Campo Catino era occupata da un grande ghiacciaio tipo plateau che transfluiva attraverso Vado Stretto e Vado Piano. La zona prossima all’orlo nord-orientale della conca e Peschio della Cornacchia è ricca di fossili, in particolare Rudiste.
Raggiunto Vado Piano si sale a destra l’orlo orientale di Campo Catino sino a quota 1840 m s.l.m. circa si scende a sinistra verso la Valle del Peschio della Cornacchia. Si procede perdendo lentamente quota. Si cammina a mezza costa con monte a destra. Si attraversa così tutta la costa nord del Peschio della Cornacchia sino a toccare quota 1825 m s.l.m.. Si notano diverse forme glaciali. Procedendo ora verso SE si sale gradualmente di quota sino a raggiungere la Fonte del Pozzotello (1891 m s.l.m.) con acqua limpida e fresca. Nelle vicinanze si osservano alcune rocce montonate e depositi morenici al di sotto della coltre detritica superficiale. Lasciata indietro la Fonte del Pozzotello e alla destra il caseggiato, ora abbandonato, ove erano situate le pompe che fornivano l’acqua a Campo Catino attraverso dossi erbosi si percorre una traccia situata a nord del Peschio della Cornacchia sino ad una forcella di quota 1900 m s.l.m. circa dalla quale si scende per l’opposto versante. Si procede lungo un ghiaione sotto il versante NO del Peschio della Cornacchia raggiungendo la selletta di quota 1885 m s.l.m. circa sulla carreggiabile. Si procede verso ovest e dopo pochi metri si arriva alla selletta del Vermicano situata tra il Vermicano e la quota  1909 m s.l.m. che immette da Est a Campo Catino. Si scende verso Vado Piano e si procede per il Piazzale di Campo Catino.

 

Galleria fotografica a cura di Walter Culicelli